Ditemi la verità vi sono mancata? No, ho scritto solo pochi
giorni fa…quindi non dite cazzate che vi becco subito.
Questo deve essere un periodo veramente produttivo, e quando l’ispirazione arriva non la trattieni eh! Viene fuori prepotente come un rutto! D'altra parte non è che l’ispirazione viene così a comando, e poi bisogna anche trovare l’argomento giusto, e sebbene Real Time sia un pozzo infinito di idee, non vorrei inflazionare l'argomento. Così mi dirigo su altri lidi.
In effetti avrei un paio di cosine da condividere con voi, e sto tentando di capire a quale dare la precedenza. Ci sarebbe da spendere qualcosa come più di due paroline sul bagno aziendale, per esempio. Ora voi mi direte, ma cosa cazzo ce ne frega a noi del tuo bagno, ma credetemi farci un giretto verso le 9 di mattina, potrebbe essere una delle esperienze più divertenti della vostra esistenza. Anche se organizzare gruppi di visita, seppur scaglionati rappresenterebbe una certa difficoltà gestionale e logistica.
Oppure potrei illuminarvi sulle molteplici sfaccettature delle rotture........di palle, ma no che mi fate dire, delle rotture delle relazioni amorose, fine rapporto, separazioni, divorzi. Trapasso a nuovo e più stimolante stato civile.
Rompere fa schifo diciamocelo. E’ doloroso, complicato, e ti fa ascoltare MP3 tristi. E la tecnologia, Facebook, Twitter sms, e-mail rendono le cose ancora più complicate. Così come naviga il crepacuore 21 ° secolo?
Per sopravvivere ad una separazione, avrete bisogno di senso dell'umorismo e di una pistola. Scherzo sulla pistola, avrete bisogno solo di un rifugio antiaereo. Bene, sto ancora scherzando - non c'è bisogno di chiamare le autorità. Effettivamente a pensarci bene non sarei io il soggetto più idoneo a parlarvi di questo, visto che in tutta la mia vita non ho mai trovato un uomo così coraggioso da farlo…….,come da fare cosa? di lasciarmi e non lo dico per vantarmene, perché la fine di un rapporto è un momento devastante per entrambe gli interpreti. Si lo so, quello che se la passa peggio è sicuramente quello che viene abbandonato, ma considerate una cosa, probabilmente quello che abbandona, è stato male e anche molto male prima, soprattutto se si parla di rapporti lunghi anni. E comunque non è che questa sia una gara a chi sta peggio. E’ chiaro che le peggiori rotture sono quelle dove tu sei colui che decide di dare fine al rapporto. Posso sicuramente affermare che quando si tratta di rompere un rapporto non sia molto meglio "dare che ricevere". Certo, il tuo ego non sarà così schiacciato come quello della persona abbandonata, ma dovrete essere pronti ad essere pedinati, molestati e minacciati ad ogni angolo. Qui è dove il senso dell'umorismo è la chiave di lettura e assolutamente necessaria per sopravvivere ad un brutta separazione.
Questo deve essere un periodo veramente produttivo, e quando l’ispirazione arriva non la trattieni eh! Viene fuori prepotente come un rutto! D'altra parte non è che l’ispirazione viene così a comando, e poi bisogna anche trovare l’argomento giusto, e sebbene Real Time sia un pozzo infinito di idee, non vorrei inflazionare l'argomento. Così mi dirigo su altri lidi.
In effetti avrei un paio di cosine da condividere con voi, e sto tentando di capire a quale dare la precedenza. Ci sarebbe da spendere qualcosa come più di due paroline sul bagno aziendale, per esempio. Ora voi mi direte, ma cosa cazzo ce ne frega a noi del tuo bagno, ma credetemi farci un giretto verso le 9 di mattina, potrebbe essere una delle esperienze più divertenti della vostra esistenza. Anche se organizzare gruppi di visita, seppur scaglionati rappresenterebbe una certa difficoltà gestionale e logistica.
Oppure potrei illuminarvi sulle molteplici sfaccettature delle rotture........di palle, ma no che mi fate dire, delle rotture delle relazioni amorose, fine rapporto, separazioni, divorzi. Trapasso a nuovo e più stimolante stato civile.
Rompere fa schifo diciamocelo. E’ doloroso, complicato, e ti fa ascoltare MP3 tristi. E la tecnologia, Facebook, Twitter sms, e-mail rendono le cose ancora più complicate. Così come naviga il crepacuore 21 ° secolo?
Per sopravvivere ad una separazione, avrete bisogno di senso dell'umorismo e di una pistola. Scherzo sulla pistola, avrete bisogno solo di un rifugio antiaereo. Bene, sto ancora scherzando - non c'è bisogno di chiamare le autorità. Effettivamente a pensarci bene non sarei io il soggetto più idoneo a parlarvi di questo, visto che in tutta la mia vita non ho mai trovato un uomo così coraggioso da farlo…….,come da fare cosa? di lasciarmi e non lo dico per vantarmene, perché la fine di un rapporto è un momento devastante per entrambe gli interpreti. Si lo so, quello che se la passa peggio è sicuramente quello che viene abbandonato, ma considerate una cosa, probabilmente quello che abbandona, è stato male e anche molto male prima, soprattutto se si parla di rapporti lunghi anni. E comunque non è che questa sia una gara a chi sta peggio. E’ chiaro che le peggiori rotture sono quelle dove tu sei colui che decide di dare fine al rapporto. Posso sicuramente affermare che quando si tratta di rompere un rapporto non sia molto meglio "dare che ricevere". Certo, il tuo ego non sarà così schiacciato come quello della persona abbandonata, ma dovrete essere pronti ad essere pedinati, molestati e minacciati ad ogni angolo. Qui è dove il senso dell'umorismo è la chiave di lettura e assolutamente necessaria per sopravvivere ad un brutta separazione.
E così eccoci arrivati finalmente al momento
fatidico, si prende il coraggio e si arriva al tanto temuto "Dobbiamo
parlare". "Dobbiamo parlare" sono quattro parole terrificanti, forse
secondo solo a "Ti sto per uccidere." Così che cosa fare quando ci
vengono dette o scritte oppure siamo in procinto di dirle noi? Perché abbiate
pietà, ma non si lascia nessuno per lettera, e tanto meno per sms, vi prego!
Così orientati fuori dal dominio digitale ci si appresta all’incontro fatale.
Non ci sono regole da seguire, fremo restando
che io sono sempre più convinta che i tagli decisi, siano all’inizio i meno
compresi dalla controparte, ma quelli che poi successivamente vengono
maggiormente apprezzati. Inutili parole consolatorie, chi viene lasciato in
quel momento vi odia, potrete dirgli tutte le cose belle del mondo, vi odierà
per molto tempo ancora, al di la delle parole che avrete scelto per troncare.
Che poi io ho una convinzione sacrosanta, che
se la storia è realmente finita non c’è proprio nulla da dirsi, quindi queste
sopravvalutate parole “dobbiamo parlare” sono solo il preludio a altre due ben
più incisive “E’ finita”, perchè si parla quando c’è la speranza e l’esigenza
di raccattare i cocci e di provare a ricostruire qualcosa, altrimenti a chi
serve parlare? A chi chiude certamente no, perché se sei convinto di quello che
stai facendo non esiste confronto che tenga, hai preso una decisione e la porti
a compimento, e per chi la subisce, meglio i tagli netti e decisi, sono quelli
che si rimarginano più in fretta (sempre che non siano quelli di un coltello da
cucina, perché l’eventualità neppure così remota, quella di beccarvi una
coltellatac'è, quindi siate pronti a tutto). C’è chi questo mio modo di fare lo
ha sempre contestato, quindi tutti quelli che ho mollato, ma questo è chiaro
avviene perché non esiste realmente il giusto modo di lasciare qualcuno,
soprattutto se quel qualcuno non vuole essere lasciato. Così credetemi,
comunque sarete sempre i carnefici, e vi odieranno e non verrete compresi,
qualsiasi tattica verrà adottata. Così tanto vale tagliare corto. E poi siamo
sinceri, non è che uno decide di lasciare il partner, perché si alza la mattina e non sa cosa
cazzo fare. Dietro una decisione così importante ci sono sempre lunghe
riflessioni, (si anche io ho riflettuto, perché non sembro una in grado di
riflettere……?) al di là dei metodi sbrigativi che uno utilizza per applicare
tale decisione. Quindi che i mollati si facciano tutti un bell’esame di
coscienza! Perchè non esiste carnefice e vittima….ma solo qualcuno che guarda
in faccia la realtà più dell’altro!
I rapporti sono quello che sono, a volte
funzionano a volte no, e non è detto che quando si ama, necessariamente si ami
l’uomo/donna della propria vita. Alcuni fortunati magari lo incontrano, altri
mai per tutta l’esistenza. E le storie cominciano e finiscono, e se a volte non
finiscono è una gran fortuna.
Ma quando finiscono, la motivazione è quasi sempre
la stessa "non si ama più", e allora, almeno che voi non siate votati alla
beatificazione, perchè restare con un partner per il quale si prova un grande affetto, ma niente di più?
Prima di tutto, cominciamo con il dire che un uomo non chiama un rapporto “ relazione” - si riferisce ad esso come "quella volta che io e Paola stava facendo questo o quello", il più delle volte anche dopo anni di “questo e quello” si ostina a non voler identificare quello che sta vivendo con il suo reale nome, il che non cambierebbe molto per lui, ma magari per lei si.
Io sono stata 11 anni con un uomo che viveva
con me 4 giorni a settimana e altri 3 a casa con i suoi….si si avete capito
bene, i suoi genitori. No, che scemi che siete, certo che era maggiorenne!
Insomma ma non vi fate mai gli affari vostri, era mio coetaneo, e a tutti
quelli che gli chiedevano ma perché non andate a vivere insieme, rispondeva che
lui voleva la sua libertà, che lui nell’anima era un single…beh dopo 11 anni
(io sono una tenace eh…e le provo tutte prima di mollare) gliel’ho data…la libertà
che avete capito (11 anni senza dargliela l’avrebbero fatto santo), e a quel
punto, miracolo, mi voleva sposare! Ma siete o non siete stronzi? Perché questi
sono i meccanismi che vi guidano, e questi sono atteggiamenti molto più
maschili che femminili, ma non divaghiamo, perché l’argomento era un altro.
Dicevamo, quando una relazione finisce, una donna piange e si dispera con le
amiche, butta il cuore nel cassonetto, probabilmente scriverà una poesia dal
titolo "Tutti gli uomini sono degli stronzi". Che poi conserverà per
tutta la vita. Un uomo ha qualche problema in più a lasciarsi andare a certi
sentimentalismi. Un uomo probabilmente dopo circa 6 mesi dalla rottura, vi
chiamerà alle 3:00 in una notte di Sabato, per dirvi: "Volevo solo farti
sapere che hai rovinato la mia vita, che non ti perdono, ti odio,e che sei
una zoccola totale! (alcuni diranno anche” mi hai fatto soffrire più tu di
questo carcinoma”…ma questo probabilmente ho avuto la fortuna di sentirlo solo
io. Come al solito divago.) Ma voglio che tu sappia c'è sempre una possibilità
per noi ". Questo è nota come chiamata telefonica del "ti odio/ti amo"
che di solito avviene dopo essersi scolato una decina di birre e che il 99% di
tutti gli uomini hanno fatto almeno una volta.
Ora quello che è veramente importante è come
sopravvivere i mesi successivi ad una chiusura così drastica e definitiva.
Potrebbe accadere che il mollato non si
rassegni ad avervi perso, almeno non subito, e lì se voi sarete intransigenti,
e non vi farete prendere dai sensi di colpa, potrebbe cominciare a telefonarvi,
inviarvi sms o mail di vendetta, a questo punto potrebbe essere necessario
bloccare il loro numero di telefono. Se sono intelligenti modificate anche
tutti gli account, ai quali anche lui/lei aveva accesso. E modificate anche lo
standard di password utilizzate, perché non c’è niente di peggio di un amante
intelligente piantato. (Forse un amante stupido piantato, ci sarebbe però da domandarsi come mai stavate con uno stupido? Ma questa potrebbe essere l'idea per un nuovo post.......)
Un amante respinto gode a giocare con le
vostre emozioni. Così farà leva su tutto quello che, conoscendovi bene, sa
essere importante per voi, amicizie, oggetti, hobbies. Qui dovrete mostrare
tutta la vostra comprensione, perché ne vedrete di tutti i colori ed è qui che
entra in gioco il vostro senso dell’umorismo senza il quale nulla vi aiuterà a
gestire la mina impazzita in cui si è trasformato il vostro ex partner deluso!
Ricordate solo una cosa, prima o poi anche
lui/lei si stancherà, e anche voi entrerete nei suoi ricordi e sparirete dal suo presente! In questo preciso momento non fate la cazzata più grande della vostra vita....... Non tornare sui vostri passi. Un rapporto finito, non si
ricostruisce, se non con un altro partner!
Avrei
voluto essere molto più divertente, ma non mi sembrava rispettoso verso tutti i
miei ex, e poi la verità è che prima o poi qualcuno lascerà me....e allora non
ci sarà nulla da ridere!